La nostra volontaria Emma è da poco tornata dal suo progetto di Corpo Europeo di Solidarietà, “European Solidarity Pride”, a Salonicco, in Grecia. Ci ha inviato tante foto e ha scritto qualche riga per descrivere la sua esperienza e noi siamo lieti di condividerle con te. Continua a leggere!
Ritrovarsi nel mezzo di una pandemia nel corso del proprio Erasmus o progetto europeo è certamente qualcosa che ha colto molti ragazzi e ragazze alla sprovvista. In tantissimi e tantissime ci siamo ritrovati ad essere bloccati in un Paese straniero, spesso senza nemmeno poter uscire di casa per via delle restrizioni, senza sapere esattamente quando saremmo potuti tornare alla normalità.
In questo quadro poco rassicurante, tuttavia, la mia esperienza a Salonicco si è rivelata prevalentemente positiva. Chiaramente, il periodo del lockdown non è stato piacevole, ma vivendo con una ventina tra ragazzi e ragazze certamente è stato più semplice occupare il tempo dedicandoci a diverse attività.
Sempre a causa del Covid, inoltre, il mio progetto ESC ha subito diverse variazioni, dopo un’iniziale battuta d’arresto. Purtroppo l’Europride, ossia il motivo che mi ha portata a Salonicco, è stato annullato. Tuttavia, essendo l’associazione organizzatrice parte di una più ampia rete di organizzazioni, ho avuto una seconda occasione per rimanere in Grecia.
Dalla fine del lockdown mi sono occupata di comunicazione e social media managing per conto di Balkan Hotspot, progetto ESC della nostra organizzazione “madre”, United Societies of Balkans. Grazie ai contatti e alle conoscenze dei nostri coordinatori, poi, abbiamo avuto l’occasione di entrare in contatto con diverse realtà di volontariato a Salonicco, che hanno sicuramente arricchito la nostra esperienza in Grecia.