Iniziamo il 2021 con un racconto di Daniele, nostro volontario ESC in Slovacchia, tornato in Italia a inizio dicembre. Un resoconto della sua ricca esperienza di volontariato, nonostante le limitazioni dovute al Coronavirus.
A ottobre 2020 sono partito verso Dolný Kubín, in Slovacchia, per iniziare la mia avventura da volontario. Il mio progetto si basava sul promuovere gli eventi organizzate da noi volontari e realizzare un reportage social sulle nostre attività. Piccolo problema: quanti eventi vengono organizzati in tempi di covid? Esatto, decisamente pochi, almeno se si parla di eventi dal vivo. Così mi sono ritrovato a occuparmi di un sacco di attività diverse, anche lontane da quanto previsto nel mio progetto, ma ciò mi ha consentito di crescere molto a livello lavorativo e ottenere esperienza in ambiti che non mi sarei aspettato.
Le lezioni di inglese online agli studenti delle superiori hanno occupato la maggior parte del mio tempo. Non credevo di divertirmi così tanto, ma aver a che fare con ragazzi curiosi e interessati al dialogo è stato davvero soddisfacente, una bella occasione per conoscere nuovi amici. E poi la scrittura di progetti, il social media management, le interviste ai futuri volontari…sono stati due mesi pieni di attività diverse.
Mentre, nel tempo libero, andare alla scoperta della regione di Orava è stato uno dei nostri passatempi preferiti. Purtroppo, visitare grandi città come Praga o Cracovia non era esattamente consigliabile, ma questo ci ha permesso di concentrarci sulle piccole bellezze nel nord della Slovacchia. In particolare, abbiamo avuto occasione di esplorare la natura slovacca, dove laghi, fiumi e soprattutto montagne dominano il paesaggio.
Nonostante le difficoltà e le limitazioni, si è trattata di un’esperienza unica e stimolante. Dolný Kubín è diventata una seconda casa, ho conosciuto persone che terrò nel cuore e spero di poter tornare in condizioni migliori.